Sì al riarmo imperialista purché “sostenibile”
C’è un celebre aforisma che viene attribuito a Chico Mendes, sindacalista e militante ecologista brasiliano ucciso dai proprietari terrieri: «L’ambientalismo senza lotta di classe è solo giardinaggio».
Sintesi efficace ma, a ben vedere, perfino troppo generosa.
L’impegno per la tutela dell’ambiente, se non ha come proprio nucleo fondante la consapevolezza della necessità di lottare contro le logiche e le leggi del capitale, non è solo innocuo e inadeguato «giardinaggio». Diventa oggettivamente funzionale a queste logiche e leggi, diventa una delle forme politiche e ideologiche funzionali all’accumulazione capitalistica e allo sfruttamento capitalistico.
In Germania i Verdi, tradizionalmente uno dei partiti a più marcata connotazione pacifista nello spettro politico della borghesia tedesca, hanno infine accettato di votare la riforma costituzionale che, modificando le regole di bilancio, consente un incremento della spesa militare.
Secondo la ricostruzione del Financial Times (22/23 marzo), il sì di Verdi e socialdemocratici al piano di riarmo promosso dal probabile futuro cancelliere Friedrich Merz è arrivato attraverso un mercanteggiamento in cui ogni forza politica ha cercato di aggiudicarsi propri, specifici «trofei». Se la Spd ha incassato la possibilità di intestarsi politicamente un fondo speciale per le infrastrutture, i Verdi hanno puntato ad un compenso più in linea con la propria identità. Il via libera ambientalista al potenziamento delle forze armate tedesche è arrivato in cambio di più stanziamenti per la transizione ecologica.
I Verdi tedeschi, di fronte all’esigenza di rafforzare il proprio imperialismo, di renderlo più adeguato militarmente agli scontri che si profilano sull’orizzonte della spartizione mondiale tra potenze, col conseguente massacro di proletari, ha risposto presente. A patto, sia chiaro, che proceda il percorso verso una società “green”. Insomma, più carri armati e arerei da combattimento, più efficienti sistemi d’arma, ordigni maggiormente in grado di ammazzare esseri umani, distruggere centri abitati e devastare interi territori, un più efficace sistema di addestramento all’uccisione su scala industriale, il tutto al servizio della borghesia tedesca, ma la “sostenibilità” è salva.
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