Il mito della casa di proprietà
Tra le tante illusioni emerse negli ultimi decenni circolava anche quella secondo cui le moderne condizioni sociali, quanto meno per chi aveva un lavoro sicuro, stabile, continuo, avessero risolto il problema della casa. In Italia più del 70% delle famiglie è proprietario dell’immobile in cui vive. La casa rimane garanzia di sicurezza, di stabilità, un sogno di generazioni, anche proletarie, che si è, in larga parte, potuto realizzare. Secondo un’indagine del Censis del 2022, più del 90% degli italiani ritiene la casa un rifugio sicuro, e più della metà vorrebbe aiutare il proprio figlio o il proprio nipote ad acquistarne una, perché l’immobile di proprietà resta «la pietra angolare della sicurezza economica e esistenziale».
Ma la realtà sociale muta e nell’instabilità di un sistema incentrato sul profitto e non adatto a garantire i diritti fondamentali della persona, anche la questione delle abitazioni rischia di tornare ad essere, per chi non ha la fortuna di avere una famiglia in grado di sostenere, comprare o trasferire la proprietà di un immobile, un tema sensibile. Il Sole 24 Ore del 28 gennaio riporta che per dieci milioni di famiglie la casa resta un miraggio, «inaccessibile come lo è il lusso più sfrenato per chi in tasca non dispone di fortune». A sostenerlo è uno studio dell’Ance, l’associazione dei costruttori, che riguarda le principali città italiane come Milano, Roma, Napoli e Firenze, dove i costi delle case stanno rendendo ormai proibitivo l’acquisto, ma anche la possibilità di pagare l’affitto, di un immobile.
Una situazione che costringe molte famiglie a rinunciare a comprare la casa nel posto più vicino al luogo di occupazione, a dover sostenere una vita da pendolari, ad aggiungere alle bollette e alle spese di condominio i costi del viaggio per raggiungere il posto di lavoro, costi che contribuiscono a erodere in maniera crescente il salario di un numero sempre più alto di proletari. Con forme, modalità e caratteristiche diverse, la questione delle abitazioni continua ad avere un ruolo fondamentale per la nostra classe. |