LORO E NOI - 28/01/2025
 
Lo stregone e gli apologeti

«Trump, un apprendista stregone di fronte all’ordine mondiale». Così è stato titolato un articolo di Pierre Haski sull'edizione online di Internazionale (20 gennaio).
Troppo comodo, troppo facile, troppo falso attribuire al solo Trump questa condizione.
La geniale metafora – racchiusa in un celebre passo del Manifesto del Partito Comunista di Marx ed Engels – dello «stregone incapace di dominare le potenze infernali da lui stesso evocate» riguarda la «moderna società borghese» (ed è uno stregone che non può che essere apprendista, perché gli è preclusa l'evoluzione ad un successivo grado di capacità e conoscenza in cui poter esercitare infine il controllo).
Attribuire questa natura solo a determinate espressioni del capitalismo non è un innocuo fermarsi a metà strada.
Significa oggettivamente sostenere che possano esistere componenti capitalistiche, frazioni borghesi, immuni da questa tara, da questa drammatica e intrinseca contraddizione di classe.
Significa edulcorare il sistema capitalistico nel suo complesso.
Significa agire come suo apologeta.