Spazzatura a chi?
La campagna elettorale americana sta giungendo a conclusione, i colpi bassi si sprecano e, ovviamente, ognuno tira l’acqua, ormai melmosa, al proprio mulino. La “macchina del fango” fa gli straordinari e si moltiplicano i reciproci insulti.
Per ultimo abbiamo quindi l’utilizzo del termine “spazzatura” per descrivere uno o l’altro contendente in campo, compresi i reciproci sostenitori.
Stando a quanto riportato da Sky TG24 (sito online) del 30 ottobre: «Durante un comizio a New York, il presidente degli Usa aveva attaccato un sostenitore del tycoon che aveva definito Porto Rico una “isola galleggiante di spazzatura”, aggiungendo che “l’unica spazzatura che vedo galleggiare là fuori sono i fan di Trump”. Successivamente, Biden ha cercato di chiarire il suo commento, spiegando che la parola “spazzatura” era rivolta a chi usa un linguaggio offensivo contro il popolo portoricano e non a tutti i sostenitori dell’ex presidente».
I repubblicani non hanno perso tempo nel cogliere la palla al balzo, attaccando l’attuale presidente che avrebbe definito come immondizia gli elettori repubblicani. Trump, rivolgendosi al proprio elettorato, avrebbe affermato: «Non siete spazzatura vi chiamo il cuore e l’anima dell’America». Anche Kamala Harris si sarebbe dissociata dalle dichiarazioni di Biben.
Il giorno prima si accusano i repubblicani di definire spazzatura gli immigrati, il giorno dopo i democratici di definire spazzatura gli elettori repubblicani.
Secondo dei recenti dati riportati dal sito “https://scenarieconomici.it/”, «nel 2022, il tasso di povertà ufficiale degli Stati Uniti era dell’11,5%, con un totale di 37,9 milioni di persone in povertà». Milioni di individui che per la politica americana bipartisan sono a tutti gli effetti spazzatura e di cui a nessuna Amministrazione, democratica o repubblicana che sia, importa realmente se non nel momento in cui possono dare il proprio voto e partecipare come mere pedine alla tenzone elettorale del primo imperialismo mondiale.
Ma della vera spazzatura, generata dallo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, ci libereremo soltanto quando avremo messo in soffitta questa società divisa in classi, con tutte le sue contraddizioni e ignobili barbarie. |