LORO E NOI - 29/11/2023
 
Gli esternalizzatori

Dal congresso dei socialisti europei non è giunta alcuna scomunica nei confronti del patto tra i Governi di Italia e Albania che prevede il trasferimento dei migranti soccorsi in mare da navi italiane in centri appositi collocati nel Paese balcanico. Anzi, dai socialdemocratici della Spd, al Governo in Germania, sarebbero persino arrivati segnali di apertura nei confronti di questa modalità di gestione dei flussi migratori. Secondo il giornale amico la Repubblica (12 novembre), il Pd non l’avrebbe presa bene. I vertici del partito hanno tuonato contro questa pratica che violerebbe il diritto internazionale e la Costituzione, ma la “famiglia” socialista evidentemente non è compatta su questa linea.
Se non avessimo ormai potuto constatare come la deformazione, lo svilimento, l’appropriazione di parole che sono state grandi, cariche di un enorme valenza storica, fino a pervertirne il significato originario, sia una prassi abituale della politica borghese, ci sarebbe da farsi venire i brividi alla schiena a leggere certe dichiarazioni da parte degli esponenti di qualcosa che si definisce “socialismo”.
La vicepresidente Spd del Parlamento europeo ha ritenuto opportuno precisare che «esternalizzare la gestione dei migranti non è sempre sbagliato, dipende dalle situazioni».
C’è stato un tempo in cui associare in Europa all’aggettivo socialista certe frasi, certe formule per definire la condizione dell’umanità più povera e calpestata sarebbe suonato come una bestemmia capace di torcere le budella a buona parte dell’opinione pubblica.
Ma quei tempi sono lontani, e la parola socialismo è stata tritata, corrotta e digerita dai ventri del potere borghese alle più svariate latitudini. Una coalizione di sostenitori del capitalismo e dello sfruttamento della classe operaia può oggi tranquillamente, senza alcuna vergogna, chiamarsi Partito Socialista Europeo.
Non si illudano gli attuali rappresentanti italiani di questo socialismo di potersi spacciare come una componente più nobile ed idealista, tradita dal resto della famiglia europea, disposta biecamente a sacrificare, al contrario del Pd, i sublimi valori di appartenenza alla comune identità sull’altare della vile politica politicante.
Il Pd è il partito che ha espresso il ministro Minniti e il suo memorandum grazie al quale i migranti sono stati consegnati alle violenze delle milizie libiche e trasferiti nei lager situati nel Paese nordafricano.
Destra e sinistra del quadro politico della borghesia non sono unite solo dal comune impegno a torchiare i lavoratori, a far ricadere sulle loro spalle i costi di un capitalismo italiano sempre più sprofondato nella grettezza piccolo borghese, sempre più corroso dal parassitismo.
Si sono rivelate pienamente in sintonia anche nella pratica di «esternalizzare» gli esseri umani.