LORO E NOI - 30/04/2023
 
Questo è il capitalismo

Il venerdì, supplemento de la Repubblica, ha pubblicato il 28 aprile un interessante reportage sul difficile, coraggioso e assai contrastato processo di sindacalizzazione dei lavoratori Amazon negli Stati Uniti. Al di là di certi accentuati elementi di personalizzazione, verso cui occorre sempre mantenere una sana diffidenza quando si affrontano questioni che riguardano la ben più ampia ed enormemente più importante dimensione di classe, il reportage ricostruisce avvenimenti, situazioni, tematiche di grande interesse e meritevoli di attente riflessioni.
Si fa cenno a problemi ed esperienze su cui il mondo sindacale italiano dovrebbe effettivamente interrogarsi seriamente (e il fatto che questi stimoli vengano veicolati dal “giro” Repubblica è un altro motivo per tenere desta la succitata sana diffidenza).
Alcune testimonianze, alcuni dati colpiscono poi con particolare forza.
L’algoritmo che impone i ritmi di lavoro (400 merci da raccogliere all’ora) e il lavoratore che alla fine sente le scarpe diventare «mattoni».
I lavoratori che spesso devono ricorrere agli Ebt, i buoni alimentari federali «per sfamarsi».
L’azienda che spende 4,3 milioni di dollari in un anno per reclutare consulenti che convincano i magazzinieri a non iscriversi ad alcuna associazione sindacale.
La passeggiata nello spazio del padrone di Amazon Jeff Bezos (4 minuti) è costata l’equivalente di 183mila anni di stipendio di un operaio della sua azienda.
Questa assurdità planetaria, questa grottesca tragedia collettiva, questa barbarie senza appello è oggi il capitalismo.