Lo sciopero più antico del mondo
Torino è considerata la capitale dell’egittologia, una città legata a doppio filo con l’Antico Egitto sin dal Seicento. Nel 1626 accoglie la tavoletta detta Mensa Isiaca, tuttora conservata nel museo egizio, e la relazione con l’antica civiltà dei Faraoni si consolida con la spedizione di Vitaliano Donati, a metà Settecento, e con l’acquisto da parte dei Savoia della collezione di Bernardino Drovetti, diplomatico al servizio della Francia che nella sua permanenza in Egitto diventa un collezionista di primo livello di reperti legati all’antichità. Tra i reperti di Drovetti compare anche un papiro di 40,5 centimetri per 95 risalente ad un periodo compreso tra il 1187 e il 1157 a.C. e che descrive la protesta degli uomini che stavano costruendo le necropoli a Deir el-Medina, nei pressi dell’attuale Luxor sotto il regno di Ramses III. «Straordinaria testimonianza di oltre tremila anni fa, la prima che documenta una protesta dei lavoratori, il “Papiro dello sciopero”» (da la Lettura, inserto domenicale del Corriere della Sera, 27 novembre 2022). Il papiro descrive la lotta dei lavoratori occupati in un villaggio cantiere per costruire un’opera sontuosa e che, non venendo pagati da circa due mesi, decidono di smettere di lavorare in segno di protesta. Un ricordo interessante di una società storicamente lontana, ma socialmente ancora legata al nostro tempo dallo sfruttamento e dalla lotta di classe.
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