LORO E NOI - 30/12/2020
 
Mai la merce curerà l'uomo

Il vaccino contro il Covid sta arrivando. E come in una sorta di reality, vediamo sui principali telegiornali nostrani il trasporto del vaccino, con tanto di telecronaca concitata sulle tappe del lieto evento. “La luce in fondo al tunnel è vicina”, così viene rappresentato nella vulgata comune l’inizio della vaccinazione in Italia (e non solo) con le prime 9.750 dosi nostrane. Cifra non irrilevante, visto che su questo numero sono già scoppiate le polemiche. Eh sì, perché questo era la quantità di dosi concordato a livello europeo e a cui tutti gli Stati avrebbero dovuto accedere, per spirito di uguaglianza e per simbolica fratellanza. Ma probabilmente alcuni Stati sono più uguali e fratelli di altri. E così veniamo a sapere, in un articolo del 28 dicembre della versione online di Sky Tg 24, che la Germania ne ha ottenuti sin da subito molti di più, circa 150.000 e che la Francia ha avuto accesso ad una quantità doppia. Non ci interessa cavalcare lo spirito italico antitedesco o antifrancese, che si accende e spegne alla bisogna seguendo l’interesse delle italiche frazioni borghesi. Siamo convinti che se ne avesse avuto l’occasione a parti invertite l’imperialismo straccione nostrano avrebbe fatto ben di peggio. Teniamo però a sottolineare che il vaccino della Pfizer in distribuzione in Europa altro non è che un prodotto, che per la sua produzione ha richiesto ingenti capitali e che lo stato tedesco a settembre di quest’anno ha versato 375 milioni di dollari per velocizzarne lo sviluppo. Qualche piccolo privilegio gli spetterà pure dopo il lauto esborso. Perché infine è bene ricordarlo, si tratta di un prodotto, una merce, che deve essere venduta e per la quale esiste un mercato.
Ma come, diremmo noi dalla nostra ingenua condizione proletaria scevra delle sacre e inviolabili leggi del mercato, si lucra sulla risposta al Covid?
Sulla vita di milioni di persone?
È talmente vero che esiste un mercato, assai redditizio, del vaccino anti-Covid che ben 5 vaccini di tipo diverso sono, a vari livelli, in corso d’opera:
 - BNT162b2 della Pfizer – BioNTech (in distribuzione adesso in  Europa)
 - mRNA-1273 della Moderna
- Ad26.COV2.S di Janssen Vaccines & Prevention B.V.
- Sputnik V della Russia
- AZD1222 di AstraZeneca
Perché concentrare le forze e collaborare per l’emissione di un solo vaccino, gratuito, sicuro, per l’intera popolazione mondiale quando si è aperto un mercato redditizio? C’è posto per tutti e che vinca il, capitalisticamente, migliore. E quindi bando alle ciance e ai test approfonditi, se si vuole il vaccino, fuori le palanche! Il capitalismo non è riuscito a gestire il contenimento della pandemia e adesso sta gestendo a suo modo, con tutte le sue contraddizioni, la fase di vaccinazione di massa che a rigor di logica dovrebbe essere organizzata a livello mondiale. Eppure ogni Stato va per la sua strada e neanche a livello europeo si è in grado di superare il limite ed il vincolo, borghese, degli Stati-Nazione. Di fronte a tutto questo, vien proprio da dire, parafrasando Bordiga, “mai la merce curerà l'uomo…”