LORO E NOI - 23/09/2020
 
Insicurezze e sicurezze nel capitalismo

Il New York Times Magazine (citato da Internazionale 11/17 settembre) ha affrontato il tema dell'«insicurezza alimentare» negli Stati Uniti. Questo dramma collettivo è stato riproposto all'attenzione mediatica dalla pandemia di Covid-19 ma in realtà è radicato nella storia statunitense. É una piaga che viene da lontano e i vari programmi che si sono susseguiti nel tempo per affrontare il problema non hanno mai potuto andare alle sue radici: «Quei provvedimenti non facevano niente per intaccare le disuguaglianze strutturali che causano la fame».
Oggi – in epoca di presidenziali che vedono la contrapposizione tra un miliardario populista e amico di varie multinazionali e un fronte democratico la cui maggiore preoccupazione è rassicurare i salotti buoni del capitalismo – il dipartimento dell'agricoltura stima in 37 milioni gli statunitensi che soffrono di insicurezza alimentare.
Una cosa però è sicura: dalle elezioni di novembre uscirà vincitrice un'espressione borghese, una rappresentanza politica di quella classe che non ha mai fatto nulla per mettere in discussione i presupposti sociali dello scandalo della fame nelle periferie del più agguerrito imperialismo al mondo. .