LORO E NOI - 31/07/2020
 
La lacerante scelta

Alessandro Barbera, sulla versione online de La Stampa, nella rubrica “Secondo me” del 23 luglio, criticando la decisione del Governo, ancora ipotesi in discussione, di prorogare il blocco dei licenziamenti fino al 31 dicembre, ha modo di chiarire che «il conflitto fra capitale e lavoro era e resta un’intuizione (astratta) di Karl Marx». Restando al periodo recente, di fronte ad un padronato che sta tentano di recuperare tutto quello che ha perso, o che si presume abbia perso, in termini di profitto durante il parziale fermo della produzione causata dalla pandemia da coronavirus, di fronte all’accelerazione nelle ristrutturazioni, e quindi dei relativi e sin troppo probabili licenziamenti di massa, di fronte alle continue sollecitudini da parte di importanti frazioni borghesi di voler mettere mano ulteriormente ai contratti nazionali per favorire il piano aziendale, a discapito del potere contrattuale del proletariato, bene, di fronte a tutto questo gli ideologi borghesi cosa fanno? Negano spudoratamente che esiste un conflitto capitale-lavoro, d’altronde è solo “un’intuizione astratta”. E poi si sa, come ha modo di esplicitare sempre Barbera nel suo scritto, licenziare i lavoratori è comunque una scelta lacerante da parte del padronato… Ci piacerebbe chiedere almeno una cortesia a questi esegeti del capitale: continuate pure a mistificare la realtà ed il marxismo, lo fate ormai da tempo immemore e lo farete fino a quando questo sistema classista esisterà, ma perlomeno smettetela di parlare di scelte laceranti e di stracciarvi le vesti di fronte al mesto destino della classe sfruttata. Mantenete almeno una parvenza di decoro, non certo il vero decoro dei lavoratori, in prima linea nel difenderci dalla pandemia da coronavirus e in prima linea a subire tutte le nefaste contraddizioni del capitalismo che tanto amate e lodate.