LORO E NOI - 30/06/2020
 
La parte sbagliata del mondo

Il coronavirus ha monopolizzato l’attenzione massmediatica ponendo ancora di più in secondo piano, in Italia probabilmente più che in altri Paesi, tutta una serie di crisi internazionali i cui nefasti effetti sono aggravati dal diffondersi del virus. In Yemen, per esempio, milioni di bambini sono spinti «sull’orlo della fame» per la mancanza di fondi e risorse. È l’allarme lanciato dagli esperti dell’agenzia Onu per l’infanzia e riportato il 26 giugno scorso dal sito di Asianews, agenzia di stampa del Pontificio Istituto Missioni Estere. Nel contesto di un conflitto in corso dal 2015 e che ha provocato la «peggiore crisi umanitaria al mondo», il coronavirus rischia di avere «effetti "devastanti"», in un Paese straziato dalla guerra e il cui sistema sanitario «è collassato in seguito all’intervento della coalizione araba a guida saudita, a sostegno del governo riconosciuto dalla comunità internazionale in lotta contro i ribelli Houthi, vicini all’Iran». Il rapporto, pubblicato dall’Unicef, mostra l’ulteriore deterioramento, a causa della comparsa del Covid-19, di una situazione già molto difficile soprattutto per i soggetti più fragili come i bambini. «Fino a 30mila bambini potrebbero sviluppare forme di malnutrizione grave nei prossimi sei mesi, mettendo in pericolo le loro vite. Al contempo, il numero dei bambini malnutriti è cresciuto fino a 2,4 milioni, con un aumento di circa il 20%». L’Unicef rilancia i dati elaborati dal Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health, secondo cui altri 6mila minori al di sotto dei cinque anni potrebbero morire in un semestre per patologie che si possono prevenire o curare con facilità in altri contesti. «Al nuovo coronavirus si sommano le malattie già presenti da tempo e che colpiscono l’infanzia, sottolineando che cinque milioni di bambini al di sotto dei cinque anni rischiano di non essere vaccinati e altri 19 milioni perderanno l’accesso alle strutture sanitarie e alle cure mediche». Sono bambini che necessitano di cure e che hanno avuto la sfortuna di nascere nella parte sbagliata di un mondo capitalistico incapace di garantire condizioni di vita decenti ad un numero ancora troppo elevato di persone.