LORO E NOI - 28/03/2020
 
Speculazione Sanitaria

Nel capitalismo, lo sappiamo, tutto può diventare fonte di profitto.
La guerra, la morte, la malattia, l’epidemia sono tutti fenomeni capaci di creare mercati e occasioni di guadagno.
Nell’Italia colpita dal coronavirus sono state sequestrate, riporta Il Messaggero del 14 marzo migliaia di mascherine illegali, ritenute pericolose e non sicure per l’utilizzo.
Molte attività commerciali utilizzano vere e proprie pratiche speculative approfittando dell’aumento vertiginoso della domanda di mascherine e disinfettanti.
Diversi hanno gonfiato i prezzi fino al 500%.
Alcune farmacie hanno nascosto le mascherine rimaste, pronte per rivenderle, al momento opportuno, a prezzi notevolmente maggiorati.
Prodotti sanitari vengono rivenduti con loghi contraffatti o senza la dovuta autorizzazione.
Mascherine chirurgiche vengono commercializzate al prezzo di 10 euro ciascuna all’interno di distributori automatici di snack e bevande. Si può arrivare a spendere fino a 49 euro per una mascherina o 14 euro per una confezione piccolissima di gel disinfettante.
Le grandi aziende chimiche e farmaceutiche, annusato il profumo di margini di profitto maggiori, hanno aumentato la produzione costringendo, in casi non così isolati, i propri dipendenti a lavorare di più e senza le adeguate misure di sicurezza.
Le logiche del profitto si confermano vantaggiose per alcuni, nefaste per i più. Anche nei momenti in cui è in gioco la salute collettiva.