LORO E NOI - 31/12/2019
 
Anno nuovo, vecchio sistema sociale

Nell’anno delle proteste di piazza, animate spesso dal peggioramento delle condizioni di vita delle masse popolari e dal crescere delle disuguaglianze di reddito, che hanno coinvolto numerosi Paesi del mondo (Francia, Hong Kong, Cile, Colombia, Ecuador, Bolivia, Venezuela, Libano, Algeria, Iraq, Iran, Sudan), i miliardari sono riusciti ad incrementare, e di parecchio, i loro patrimoni, cresciuti complessivamente di 1.200 miliardi di dollari fino a raggiungere un valore di 5.900 miliardi: un incremento del 25% in un anno. A certificarlo è, secondo il Corriere della Sera del 30 dicembre, la rivista Forbes. L’uomo più ricco del mondo rimane Jeff Bezos, il cui patrimonio si è ridotto di 8,75 miliardi ma solo perché ha divorziato dalla moglie. «Anche senza i 37,5 miliardi ceduti alla sua ex, il fondatore di Amazon rimane al comando con un patrimonio di 116 miliardi, incalzato, a quota 113, dal fondatore di Microsoft, Bill Gates che l’anno scorso, mentre si dedicava a tempo pieno alla filantropia, ha guadagnato 23,3 miliardi. L’incremento maggiore l’ha registrato il terzo membro dell’esclusivo team dei “top 100”: i miliardari con un patrimonio che supera i 100 miliardi. Si tratta del francese Bernard Arnault che nel 2019 ha guadagnato 37,7 miliardi arrivando a quota 106: unico non americano in vetta».
Mentre il capitalismo vive le sue inevitabili contraddizioni, il «club dei 500» uomini più ricchi del mondo, in un solo anno, ha accresciuto la propria ricchezza del 25%. L’anno nuovo partirà da dove era partito il 2019: le disuguaglianze crescono, i super ricchi diventano sempre più ricchi.