LORO E NOI - 19/12/2019
 
Lo scotto scontato

Quando, a fine ottobre, l’annuncio di un’imminente fusione Fca-Peugeot ha guadagnato la prima pagina dei giornali, non si sono lesinati toni trionfalistici e scenari arrembanti. Tra notizie di borse euforiche, di nuovi investimenti nell’auto elettrica e rinvigoriti progetti di conquista dei mercati mondiali,
La Stampa
ha inserito le valutazioni di Tommaso Pardi, esperto del settore auto. En passant, l’economista fa notare che la fusione porterebbe probabilmente con sé processi di ristrutturazione: «Per i lavoratori forse non ci saranno buone notizie. D’altra parte è lo scotto da pagare per restare competitivi» (La Stampa, 31 ottobre).
Insomma, quando il capitale soffre, per i lavoratori sono in arrivo cattive notizie. Lo scotto da pagare nei tempi di crisi si chiama disoccupazione, lavoro sempre più precario, contrazione salariale.
Quando invece per il capitale si aprono interessanti prospettive, per i lavoratori c’è da pagare lo scotto della competitività.
E pensare che per anni ci hanno martellato con la solfa della fine delle classi e in special modo della classe operaia.
Una classe che invece ricompare d’incanto quando c’è da scaricare su di essa i costi di ogni stagione della borghesia.