Vecchie mistificazioni per il mondo di oggi
Il manifesto, quotidiano della sinistra riformista che ancora si autodefinisce comunista, ha dato vita ad una discussione sulla teoria politica di Marx e sulla sua attuazione nella fase odierna. A tale dibattito non poteva sottrarsi la cofondatrice Rossana Rossanda («Per un Marx al presente», 12 dicembre) che è tornata sul problema del «soggetto rivoluzionario», sostenendo come oggi la classe operaia tradizionalmente intesa non sia più centrale nel processo produttivo: «sarebbe utile capire su quale strato o gruppo sociale sia passato questo protagonismo in una fase in cui l'industria è nettamente in calo». Per la Rossanda non sembra si possa attribuire questo compito al crescente precariato giovanile, né tanto meno alle nuove forme di lavoro di servizio alla persona che caratterizza l'occupazione di un numero crescente di individui, soprattutto donne. Bisognerebbe cambiare prospettiva: l'errore dei vari «marxismi-leninismi» sarebbe stato quello di considerare «come obiettivo principale unico la distribuzione di beni soprattutto materiali ai lavoratori, obiettivo fatto proprio anche dalla maggior parte dei partiti comunisti». L'aver concentrato l'attenzione, esclusivamente, sui beni materiali di consumo trascurando la trasformazione dei rapporti fra uomini invece che fra cose, è stato l'errore, secondo la storica dirigente de il manifesto, che ha caratterizzato il modello sovietico e ora sembra caratterizzare quello cinese.
L'errore è invece, a nostro avviso, aver abbandonato il marxismo e la sua impostazione di classe, un errore che, oggi come ieri, non permette di riconoscere, nelle sue particolari forme politiche, il capitalismo e il suo dominio di classe.
É il capitalismo che naturalmente tende a concentrarsi sulla produzione di merci e a trascurare i rapporti fra uomini, nel mondo occidentale, in Unione Sovietica ieri, in Cina oggi. Per comprenderlo sarebbe utile tornare a Marx e concentrarsi sull'unico e reale soggetto rivoluzionario che il marxismo riconosce: il proletariato mondiale.
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