LORO E NOI - 22/06/2018
 
Un aggettivo dimenticato

A giorni il neo ministro degli Interni e vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, si recherà a Tripoli per incontrare il presidente libico Serraj. Il Sole 24 OreIn Libia imprese italiane per le infrastrutture», 21 giugno), riportando la notizia, sottolinea che sarebbe riduttivo considerare l’imminente vertice italo-libico come una mera trattativa sugli sbarchi. Oltre a rinnovare gli accordi, conclusi dal precedente Governo, sul contrasto al traffico di migranti, Salvini punterebbe a rilanciare il ruolo politico dell’Italia nell’area, e ad ottenere un ampio impegno che favorisca le imprese italiane nella ricostruzione delle infrastrutture libiche.
Molti sono gli aggettivi utilizzati per qualificare il nuovo Esecutivo italiano.
Ma tra i tanti aggettivi utilizzati dai mezzi di informazione della classe dominante ne manca sicuramente uno: l’aggettivo imperialista.
Il nuovo Governo italiano è, come i precedenti, un Governo innanzitutto imperialista, un Governo che, con tutti i mezzi a disposizione, deve difendere, sotto la maschera dell’interclassismo populista, gli interessi della borghesia italiana sia in casa che in giro per il mondo.