LORO E NOI - 18/01/2018
 
Non si sgarra

Lo spettacolo è di una chiarezza cristallina.
Silvio Berlusconi, nella corsa a riaccreditarsi come riformatore a tutto campo del Paese che per anni e anni ha governato, si è spinto un po' troppo oltre: abolizione del Jobs Act.
Matteo Renzi, che sa bene quanto il fronte padronale abbia apprezzato il suo intervento sul mondo del lavoro, non perde l'occasione per punzecchiare: «Saranno contenti gli imprenditori del Nord-Est» (Corriere della Sera, 11 gennaio).
Perplessa e pronta ai distinguo, di fronte ai rischi di malumore padronale, la destra "sociale" rappresentata da Giorgia Meloni. Il magnate di Arcore torna così prontamente sui suoi passi. Intanto, il "capo politico" grillino Luigi Di Maio non esita a correre in aiuto di imprenditori e professionisti, verso cui si impegna a concedere sostanziosi alleggerimenti fiscali. Soffia ormai aria di elezioni e il copione è il solito. Impegni tanto roboanti quanto spesso vaghi e facilmente malleabili per la massa proletaria di elettori (che dal canto loro, non esprimendo movimenti di lotta, forti organizzazioni di classe, "peso" politico, non costituiscono nemmeno un serio destinatario di promesse elettorali) e invece incontri riservati, parole attentamente soppesate, impegni seri e solenni assunzioni di responsabilità sul versante dei contatti con la borghesia (che non per questo smette di lamentare il suo essere estranea e osteggiata dalla politica). Insomma, la campagna elettorale proseguirà allegramente all'insegna dell'insulto, delle invettive vomitate in un tripudio di etichette identitarie sprezzantemente appiccicate od orgogliosamente rivendicate (populisti, sovranisti, progressisti e riformisti, "dem" e pentastellati, la fucina del lessico politico borghese non teme la superficialità del nuovismo o il riutilizzo disinvolto di parole già emerse in passato). Ma quando si parla di cose davvero serie, dei rapporti tra capitale e lavoro, della tutela di una chiara impronta di classe del sistema fiscale, tanto il vecchio ras delle reti televisive quanto il giovane demagogo anti-casta, tanto i rottamatori e i rottamati della sinistra borghese quanto i bercianti paladini della stirpe italica sanno benissimo che c'è uno spartito a cui attenersi. Uno solo.