«Avanti le riforme»
Confindustria ha lanciato l'allarme per la fuga di capitale umano, soprattutto giovane, dall'Italia. L'avvio di una riflessione autocritica sui livelli salariali in Italia? Sulle crescenti precarietà che rendono sempre più difficile per i lavoratori la scelta di formare una famiglia, che rendono un miraggio la possibilità di sostenere nel tempo i costi di un'abitazione e di costruirsi un futuro autonomo? Un accenno alle responsabilità padronali nel determinare le condizioni per questa fuga di forza-lavoro all'estero? Macché...
Anzi, il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia ha rilanciato, invocando «un Macron capace di mandare avanti le riforme» (La Stampa, 15 settembre). Come era prevedibile, nemmeno il Jobs Act (la cui "filosofia" di fondo ricorda e ha anticipato i provvedimenti sostenuti dal presidente francese) è bastato agli industriali. Avanti, quindi, con le celebrate «riforme», avanti con la mitica flessibilità, con un sempre più accentuato indebolimento della capacità di organizzazione e di rivendicazione dei lavoratori! E poi si lamentano della fuga di "capitale umano".
Ma, si sa, quando si tratta di autoassolversi e di pretendere sempre più giri di vite sui lavoratori, gli agenti del capitale non conoscono pudori e sanno far tornare i conti con la realtà. Anche quando non tornano.
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