LORO E NOI - 18/08/2017
 
I bei tempi quando si licenziavano in tronco 11mila lavoratori...

L'editoriale de il Giornale del 2 agosto sullo «sciopero senza preavviso» degli addetti dei servizi di terra di Malpensa e Linate non è un articolo, ma un inno. Un inno alla «libertà dei consumatori» e alla «libertà d'intraprendere», un inno al «nuovo mondo dei low cost, della possibilità per tutti di viaggiare, di una concorrenza che si sforza di servire sempre al meglio il pubblico e, per questo, cerca pure di abbassare i costi», un inno ai «diritti dei cittadini», all'«innovazione». Ma soprattutto è un inno e un appello all'uomo del destino e al fulgido esempio storico a cui dovrebbe ispirarsi: Ronald Reagan, che nel 1981 stroncò la protesta dei controllori di volo, licenziando «da un giorno all'altro ben 11mila persone». Il motivo per cui una schiera di sciagurati, esponenti del «vecchio universo italiota» ostile al «mondo nuovo» (notiamo, en passant, che quando i lavoratori scendono in lotta contro il padronato sono “italioti”, quando sono chiamati a scagliarsi contro gli immigrati diventano i più puri figli della nobile stirpe italiana), ha osato mettere in discussione cotanti principi è richiamato quasi di sfuggita: il rischio di subappalto ad una cooperativa. Questo scenario, a differenza delle vibranti parole utilizzate a difesa dei sacri diritti della proprietà e del consumo e contro i loro nemici, è sintetizzato con una prosa quasi pudica: «Ovviamente, l'azienda cerca di ridurre i costi e migliorare la qualità dei servizi, e per questo compie le proprie scelte imprenditoriali». Perché i lavoratori abbiano sviluppato un così profondo sospetto verso il meccanismo del subappalto alle cooperative, in che modalità concrete questa e altre scelte imprenditoriali di «ridurre i costi» si sono costantemente tradotte sulla pelle dei lavoratori, in che cosa il capitalismo ha realmente trasformato il mondo delle cooperative, tutte queste domande non hanno ovviamente alcuno spazio nell'inno. Cercasi Reagan, in salsa «italiota».