Hannibal ad portas!
Di fronte alle divisioni che attraversano il Partito democratico, l’Unità lancia l’allarme in prima pagina (5 febbraio), evocando, come da prassi quando si vuole mettere una toppa a poco prezzo, lo spauracchio del nemico esterno: «Pd attento, la destra può vincere».
Ma se si va oltre la differenziazione tra destra e sinistra e si chiama in causa la ben più significativa discriminante di classe, una domanda sorge spontanea.
La destra, dal punto dei vista degli interessi dei lavoratori, che farebbe di così straordinariamente nuovo e deleterio rispetto alla prassi fin qui seguita dagli Esecutivi a guida democratica?
Forse potrebbe abolire forme di tutela come l’articolo 18, introdurre più possibilità di licenziamento a favore dei padroni, rendere più facile il demansionamento? O addirittura rafforzare le prerogative della parte padronale nel controllo a distanza dei dipendenti?
Sarebbero in verità provvedimenti molto gravi, e la destra, che rappresenta effettivamente un’espressione di frazioni borghesi, non avrebbe remore ad adottarli.
Peccato che li ha già adottati il Governo di sinistra...
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